domenica 2 maggio 2010
Facinorose Periferie Silenziose
Licantropi di città e vampiri di mattina ci danno dentro. Vogliono darmi un nuovo giro di vite, e il motore è spento ammesso che ci sia davvero un motore/ Credo sia rimasto davvero senza carburante adesso; pensavo fosse una pompa di benzina invece era solo una piazzola per urinare, capita sempre più spesso ormai... Ad ogni giro di ruota sono sempre più stanco e scassato. Ho perso la magia, il sogno e la dignità, ho perso la mia magnifica inquietudine
Ma ci sono ancora io ricoperto di polvere e di solitudine e provo a far bruciare questa strada lungo le mie manie: è un sogno depravato tenerti per mano lungo la via che porta al dolore e alla bellezza / Un giorno capirò che l'unico modo per evitare di soffrire è smettere di porsi domande stupide/ Un giorno saprò che la chiave per accedere ai miei sogni è questo cardine rugginoso.
Di tutte le qualità umane quella migliore resta la bellezza, mutevole e capace di renderci persone migliori e capaci di tutto, credetemi la bellezza è il motore universale del mondo / Una volta qui c'era un bulbo fiero, ma troppo pogo e poco riposo hanno creato chiazze di sconforto. Cuore vigliacco e stanco, non sa dimenticare ma non sa combattere, buono per sentire il tempo che scorre e la lancetta è veloce oltre questo spleen!
Facinorose periferie silenziose avvolgono il mio sentire come una coperta lenitiva. Abbiamo combattuto tutta la notte per questo? Eravamo solo estranei perduti in un parcheggio a confessare reciproche colpe. Peccati di solitudine e lussuria, errori commessi solo per dare fastidio, o per vigliaccheria...
(Continua)
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