lunedì 20 dicembre 2010

La provocazione online parte da Cosenza - peprovoca.it

È nato come un gioco, un gioco meditato e laborioso questo movimento di Pè Provocà, esatto, si scrive proprio così e questo già spiega tutto o quasi.

Ma che cosa è Pè Provocà? Un movimento trasversale e proto culturale, d’avanguardia futuribile, comico e grottesco, ma di quella comicità graffiante, abrasiva, audace! A metà strada fra Mad, la nota rivista Usa, Indietro Tutta, i Monty Python e il National Lampoon di Harvard. Spesso paragonati a Spinoza.it e a Demotivational, ma con una grande differenza concettuale. Pè Provocà è un movimento che trae ispirazione dal territorio locale e dalla sua fauna: quello stralunato sottobosco che popola bar e rosticcerie, call center e centri commerciali dell’hinterland cosentino. Ricordando un pò il primo Spiga Web di Nunzio Scalercio.

E se c’è un merito in questa “provocazione online” sta nel voler cavalcare il contemporaneo, perché nonostante sia un brand tipicamente virtual e viral, sono stati numerosi i tentativi per trasferire fuori dalla rete il contenitore di Pè Provocà.

Le origini

Pè Provocà nasce tra Montalto Uffugo e San Benedetto Ullano, e si sviluppa principalmente a Cosenza, Catanzaro, Napoli, Roma e Firenze fino a raggiungere, in seguito anche Milano, Torino e poi Londra, Palo Alto, California e Edimburgo. Le loro icone generazionali sono personaggi disparati quali David Foster Wallace, James Ballard, Alberto Sordi, Bruce Springsteen, Moana Pozzi e Mario Monicelli.

L’ambizione, ci dice Peppario, il capo clan, era cantare e raccontare il call center, il precariato e la geek generation. La nascita del Clan di Pe’ Provoca’ ha una lunga e difficile gestazione, anche se il corto circuito mediatico arriva nel periodo a cavallo tra l’estate e l’autunno 2010, grazie soprattutto al lavoro infaticabile di blog e blogger, dell’omonimo canale Youtube, e soprattutto del sitowww.peprovoca.it e della pagina Facebook. Si parte come undivertissement: “una rubrica di svago per foche ammaestrate”. Autoreferenziale, ovviamente, come tutto quello che viene creato nella scena artistica locale, ma con un piglio arcigno e ringhioso che hanno in pochi.

E questo improbabile combo sarà capitanato da un personaggio come Peppario. Fantasmagorico e improbabile, dietro questo millantatore si nasconde il movimento caleidoscopico di una interà comunità italo- arbereshe, San Benedetto Ullano. Da tempo attivo nella scena indie, prima come cantante-attore, poi come speaker radiofonico e infine come instancabile blogger. Capace di stringere amicizie importanti nel panorama della critica rock con personalità quali Paolo Vites, Nicola Gervasini e soprattutto Michele Murino, il fondatore del sito italiano dedicato a Bob Dylan. Ha all’attivo collaborazioni di prestigio come quella con Peter Schumann, fondatore di Bread & Puppet Theater e il tirocinio svolto nel teatro sperimentale dell’Endanza di Siviglia.

Il Clan Pe’ Provoca’ - I protagonisti

Davide Imbrogno aka The Saint. Giovane e talentuoso scrittore, attore e pittore etno poetico. Viaggiatore instancabile, ha vissuto tra Toscana, Irlanda, Est Europa e Medio Oriente. E’ considerato uno dei massimi esponenti meridionali del movimento mito modernista creato da Stefano Zecchi. Ha pubblicato la raccolta di racconti La gloria dell’indigente per Ibiskos Editore. Qualcuno lo ritiene il William Faulkner calabrese.

Paolo Vites, scrittore e giornalista, redattore del quotidiano online IlSussidiario.net, autore di diversi libri tra cui "Bob Dylan 1962-2002, 40 anni di canzoni" e collaboratore delle principali enciclopedie rock, tra cui Arcana, Editori Riuniti e Baldini e Castoldi.

Fabio Nirta a.k.a El Presidente. Dj e capo scuola col suo Partyzan della scena indie rock & snob locale. Coadiuvato da Robert Eno, ormai da molti anni propone dj set di indubbio impatto emozionale, nei migliori club della zona. Una vera icona antagonista dell’underground italico.

Al Casinski detto TBA, storico dell'arte quasi a tutti gli effetti, vive a Firenze ed è l'uomo con una personalità da poeta con dicastero, una da elettrotecnico che scuote le coscienze postmoderne degli oggetti più banali nonché privi di coscienza, una da musicista alternativo e svariate altre di cui non è lecito far menzione.

Luigi Porto a.k.a Lojeandro. Compositore e sound designer per il cinema, vive e lavora a Roma. Ha all'attivo un disco con il progetto Appleyard College - Look At Me e uno con i Maisie. Attualmente sta lavorando alla colonna sonora de "L'apocalisse delle Scimmie" del regista cult Romano Scavolini (quello di Nightmare, a cui Wes Craven si è ispirato). All’attivo diverse colonne sonore, tra cui quella per“Different Shades of Grey”, film indipendente canadese. Come music editor ha partecipato al film Basilicata Coast To Coast.

Matteo Scognamiglio a.k.a m4 è nato a Torre del Greco. Vive ad Ercolano. E' laureando in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Artista di facciata, blogger, fumettista, attore drammatico, cantante confidenziale e giornalista ogni tanto. Nominato da Peppario “Il Segretario”della cellula campana di Pè Provocà. Grazie alle opinioni di familiari e amici, ha vinto per svariati anni il premio "Ragazzo Più Bello d'Europa Se Si Aggiustasse Un Po' I Capelli".

Maria Sprovieri a.k.a Mata Hari. Vive da sempre in Sila. Ha vissuto in serafica meditazione fino all'era di Facebook e dell'incontro con il clan di Pè Provocà. Potrebbe essere definita un'autrice esordiente, se solo avesse mai pubblicato qualcosa di serio, ma forse è proprio questo a renderla un misterioso oggetto di culto nella comunità indie. Il suo sogno è quello di aprire, sempre in Sila, un agriturismo new age in cui siano i turisti ad essere dati in pasto alla fauna locale.

La scena

Piuttosto rispettati nella scena indie rock locale, Pè Provocà ha eletto a status di Moral Guidance un musicista come Aldo D’Orrico: artista capace di districarsi tra rock stoner, bluegrass e revival anni ’60. Rilevante è il rapporto del Clan con rock bands quali i Miss Fraulein, autentica colonna sonora del Movimento, e poi ancora Camera 237, Portland Souvenir e Soul Pains: una delle band preferite da Peppario, da sempre appassionato di danza acrobatica northern soul.

Peppario infine ha da qualche tempo stretto rapporti con Santino Cundari e con quelli di Unical Ponte Radio, con cui condivide opinioni e gusti musicali, oltre a far parte del cast del programma di Mattia Canino “Anche in DDD”.

Non è stato un caso che una figura come quella di Alfredo Iuliano, opinion leader, giornalista, autore televisivo e tribuno veemente ha prestato più di una volta la sua corrosiva penna ai nostri amici di peprovoca.it

Le creazioni originali

Uno dei personaggi più noti lanciati dal Clan è sicuramente Chris Sacramento. Il villain italo argentino, attore e musicista conosciuto per i suoi eccessi e per le polemiche e rivendicazioni infinite con i Negrita, Manu Chao e il Festival del Cinema di Venezia. Ricordiamo anche la prima imitazione ufficiale dello scrittore Premio Strega Antonio Pennacchi. Gli spin off di Mi sta purtannu finitu, altro progetto -tormentone suddiviso tra facebook e blogger, fino a Lucio della centrale elettrica, cugino sfigato del noto cantautore Vasco Brondi di Le Luci della centrale elettrica, e poi Che stile che c’hai mi fa incazzare sta cosa. Un’ Alternative guide al mondo della moda e del fashion che vorrebbe tanto fare le scarpe a Vanity Fair.

Il circuit

Locali di predilizione di Pè Provocà sono La Grange, il Prince, il MyPlace e il Nero Macchiato dove il Clan usa spesso riunirsi. Quindi se volete fare una pernacchia dal vivo a Peppario, a Magister o agli altri del Clan vi basta recarvi in questi luoghi durante il fine settimana e potrete togliervi questo sfizio.

At last

In conclusione se chiedessimo a Peppario, quale è lo scopo, la missione di pè provocà, ci risponderebbe ironicamente: “Il nostro obiettivo è vedere più concittadini comprare birra, caffè e giornali con la carta di credito come se fossimo a Seattle, non nel Chiapas. Detto questo poi possiamo chiudere e trasferci tutti in Paraguay”. Insomma fanculo ai Folk Festival e a “certa tradizione”, proprio come il miglior Belushi di Animal House che spaccava la chitarra ad un ragazzo, per poi chiedergli prontamente scusa. Vogliono il benessere economico, quelli di Pè provocà! Fate le rivoluzioni e mettere a ferro e a fuoco le piazze d’italia senza di noi!

Hunter S. Thompson

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