giovedì 14 gennaio 2010

Calabria Minimum Zero



Era una notte balorda e belluina. Turno di lavoro: 16-24
Con la certezza che di lì a breve avrebbero mandato tutti a casa, a poltrire nelle loro impalpabili vite di periferia. Le commesse, si sa, a gennaio diminuiscono. Tutti a casa, e via! Tanti saluti e grazie, e almeno lo spumante e il panettone, li avevano bevuti e portati a casa.

Demetrio quella sera si sentiva come un atleta a fine carriera, ma senza alcuna carriera alle spalle su cui far riposare le proprie inquietudini.

C’era aria di disfacimento, fuori la solita agenzia di volantinaggio, reclutava ragazzi senza sogni per una vita di intemperie, piedi doloranti e paghe ridicole… Ma così, continuando a vivere sotto il tetto dei genitori, anche loro a fine mese si sarebbero comprati un paio di Hogan nuove...

In quel periodo Demetrio ascoltava spesso "Ten Million Slave" di Otis Taylor e "Impossible Germany" dei Wilco, senza capire bene, forse per quel fraseggio aereo di chitarra che lo portava lontano da quelle cuffie, da quel caldo surreale e dalla condizione di precario senza avvenire…
Ci sono canzoni che ti salvano la vita, come Born to run, Thunder road o Like a rolling stone… Durante la sua inquieta e ansiosa adolescenza si era fatto salvare dal bardo di Freehold… Con la promessa di trovare le chiavi del mondo dentro uno sporco cofano di una vecchia auto parcheggiata

"Lavorare la sera di Natale è come assistere ad un delitto perfetto. Tutto ciò che abbiamo desiderato ci verrà negato con un sorriso sulle labbra". Ma Demetrio sta lavorando oggi per evitare di pensare, a ciò che era, e che sarà anche domani

Una dolce rinuncia bagnata da spumante e griffata Cinzano e Bauli. "Almeno il panettone ce lo siamo mangiato!" Demetrio adesso prova grande empatia per i suoi clienti, sono tutti degli alienati tirati su a forza di spot televisivi su merendine e bibite gassate...

Demetrio ingolla un altra capsula di ginseng, un cracker e un sorso di acqua minerale. Calabria Minimum Zero, una confusione eccellente assale i suoi compagni di linea. Qualcuno lì dentro ha gia smesso di sognare, altri aprono distrattamente un'esigenza mentre fuori fioccano come pallottole nel vento i fuochi d'artificio. Qualcuno sta sfogliando la sua copia di QuattroRuote, sognando l'auto che non riuscirà mai a comprare. E le ragazze leggono Novella 2000, Chi, o Visto, mentre qualche provocatore invisibile sta leggendo a piccoli singhiozzi Fabio Volo, Travaglio o una biografia su Faber

Ed è gia ora di tornare a casa, domani si lavora lo stesso qui, 14.30-22.30, turno infame, parafrasando Tarantini, soltanto vigliacchi senza gloria...

(CONTINUA)

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