martedì 29 settembre 2009

Kafka Break # 1 – I passanti



Kafka Break #1 – I passanti

Quando di notte si passeggia per una via, e ci corre incontro un uomo – gia visibile di lontano perché la strada è in salita e c’è la luna piena – non lo afferreremo, anche s’è debole e cencioso, anche se qualcuno corre dietro a lui e grida, ma lo lasceremo proseguire.
Perché è notte, e non dipende da noi che la strada salga, dinanzi a noi, nella luna piena, e inoltre, forse quei due hanno organizzato quell’inseguimento per divertirsi, o forse tutt’è due inseguono un terzo, forse il primo viene inseguito senza ragione, forse il secondo vuol uccidere e noi diventeremmo correi in un omicidio, forse i due s’ignorano completamente, e ciascuno di loro, sotto la propria responsabilità, se ne corre a letto, forse sono dei sonnambuli, e forse il primo ha delle armi. E infine, non saremo stanchi, dal momento che abbiamo bevuto tanto vino? Possiamo esser contenti di non vedere più nemmeno il secondo uomo che corre lungo la strada.

Ho raccontato questa storia ad un mio amico e lui pensa che i corridori della notte erano lì con l’effetto di provocare i passanti, così tanto per far qualcosa, vestirsi di nero, come un valletto della Rai, o da narcotrafficante colombiano, scrivere ‘na poesia chi pàrle male de ddio, così pè provocà!

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