sabato 5 novembre 2011

‎Similitudini sotto il cielo caldo d'Ottobre — per Alice Nelle Città


‎"Sono un Pelìde scostumato in questa Era di Lirico-Stupore-DecaDance" (Mordecai)


Era il caldo e frenetico autunno 2011 quando Lui e Lei unirono le loro anime e i loro corpi in una mistica comunione nel giardino Ancestrale degli Ulivi

Il giardino era lì da sempre, testimonianza del tempo e dell'armonia mistica

Lui era un tipo duro, romantico e impavido si dirigeva come un bulldozer perso tra i suoi blues contro le barbarie del vivere contemporaneo.
Lavorava saltuariamente come blogger e come produttore di video, realizzando anche servizi per matrimoni di lusso. Aveva la faccia di uno che ha capito e anche un principio di tristezza in fondo all'anima, come diceva la canzone (*)

Lei fiore prezioso incastonato tra i meadri del piccolo e possente fiume Lao, era una piccola guerriera con gli occhi chiari da lupa. Portava i capelli corti e le scarpe da teen agers, forse per sottolineare la sua fase di regressione contemplativa ed era tornata a vivere nel suo paese natale. Tra gli alberi a cui tendeva le sue fiduciose mani e verso cui era profondamente legata...

Si incontrarono in una sera dolce di settembre, c'era una luna strana quel giorno. Propizia, direbbe qualcuno. Lui, timidamente le aveva tenuto la mano mentre stavano passeggiando e danzava inciampando sul suo subconscio. Lei sapeva che Lui era quello giusto. Forse. di sicuro era il caso di fare un tentativo.

Si dissero:- Ciao! Come se fossero amici di vecchia data. ma tennero bene le distanze. Specialmente lui. Aveva appreso la tecnica del pugilato secondo cui, in maniera innaturale, se vuoi colpire il tuo avversario devi farti prima indietro per poi lanciarti come una catapulta romantica e tesa da troppo tempo per sferrare l'attacco. Un'arma di distruzione di massa nostalgica e demodè.

LOVE IS AN ELASTIC GAME

(Continua)

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